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Centro San Martino

2013

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SCOPI DEL CENTRO STUDI SAN MARTINO

Il Centro Studi San Martino è stato creato nel 1998 dalla fertile mente di Mons.Antoni Fappani, che nell’ambito della Fondazione Civiltà Bresciana ha voluto creare un’istituzione che si occupasse della storia della agricoltura, del territorio e del paesaggio bresciano,soggetti a tutte le trasformazioni causate dallo sviluppo demografico, industriale e civile.

Il Centro Studi San Martino ha sede in Brescia presso la Fondazione Civiltà Bresciana, Chiostri San Giuseppe 5 e grazie ad un accordo siglato con la Fondazione del Castello di Padernello (Brescia) dispone di una prestigiosa sede per la propria biblioteca,organizzata come emeroteca e mediateca specializzata.
Presso lo stesso Castello vengono organizzati convegni, giornate di studio e dibattiti sempre con la preziosa collaborazione dei principali studiosi non solo bresciani, con lo scopo di inserire il processo di sviluppo locale nel più generale quadro dell’evoluzione agricola ed ambientale italiana. L’intento del Centro Studi , e del suo fondatore, è quello di ricostruire la storia dell’agricoltura e del paesaggio della nostra bellissima provincia partendo da coloro che questa storia l’hanno creata e plasmata con scelte quotidiane,solo apparentemente secondarie, quella storia che prescinde dalle statistiche , dalle opinioni inevitabilmente parziali , dalle collocazioni aprioristiche all’interno di rigide strutture mentali , ma che guarda al dato concreto per trarne il significato più profondo, per capire il perché delle scelte fatte dai nostri genitori ed antenati, scelte che ci hanno preceduto e che inevitabilmente ci condizionano. Questo obiettivi vengono perseguiti attraverso la raccolta di documenti e pubblicazioni presso la Biblioteca del Castello di Padernello , in modo da conservare la memoria ed evitare la distruzione ad opera dell’incuria del tempo o più semplicemente della distrazione. L’ambizioso progetto di fare del prezioso scrigno del Castello di Padernello il luogo della memoria storica delle famiglie bresciane necessita indubbiamente dell’aiuto e della collaborazione di tutti gli amanti dell’agricoltura e del paesaggio. La biblioteca non è solo dedicata alla raccolta ma è una biblioteca in itinere in continua evoluzione, finalizzata alla costante raccolta della documentazione proveniente direttamente dalle famiglie dei bresciani.
Documentazione che giace spesso in soffitta od in cantina e che non merita questo destino, racchiudendo spesso le vicende storiche delle varie famiglie.
Documentazione cartacea e fotografica che raccoglie in sé il più alto valore storico, una volta collocata all’interno della più ampia storia bresciana. Tanti documenti privati, se riuniti, possono ridar vita ad un patrimonio di informazioni preziosissimo altrimenti irrecuperabile , altrimenti destinato a scomparire senza soluzione, altrimenti destinato a dimenticare se stesso.
Le informazioni che rappresentano briciole del trascorso individuale e familiare se debitamente conservate possono vivere nel tempo e tramandare le esperienze, l’acume, il coraggio e la fatica dei bresciani. L’oblio che – inutile e devastante- può avviluppare una famiglia e tutto ciò che essa ha fatto e creato, è il danno maggiore e insanabile che può seguire ad un banale trasloco o più semplicemente al disinteresse dovuto alla concentrazione sul presente o ancor più realisticamente al sorgere di interessi differenti.
Tutto ciò può provocare un danno irreparabile , cancellando i risultati di intere vite, vissute all’insegna del lavoro, del coraggio e delle difficoltà che ciclicamente investono tutti i settori produttivi. Sono i segmenti delle storie individuali che raccolti e catalogati danno vita alla storia di tutti noi bresciani. Ciò che siamo è frutto di un tessuto di relazioni sociali che non muoiono e non si consumano nell’immediato, ma si srotolano dietro le nostre spalle spiegando atteggiamenti e pensieri collettivi condivisi. Ciò che siamo,come si evolve la nostra società , emerge dal confronto con ciò che alla nostra società non appartiene ma che in essa comunque oggi vive.
La nostra storia è lo strumento oggi più che mai indispensabile per confrontarsi con i fenomeni dell’immigrazione della moderna società multietnica e multireligiosa e forse per riuscire nell’auspicata integrazione. Solo dalla consapevolezza delle proprie radici , del percorso compiute nel tempo nasce il rispetto per se stessi e di conseguenza il rispetto per gli altri. Ricordare il passato è indispensabile per capire il presente e consentire eventualmente ove necessario di intervenire al sostegno di uno sviluppo agricolo ed industriale che sia compatibile col territorio : non bisogna fermare lo sviluppo, bisogna orientarlo nel modo migliore fornendo opzioni alternative ad un mero consumo irrazionale.
La raccolta dei documenti storici non è quindi fine a sé stessa ma attraverso il loro studio è proiettata nel futuro perché consente la riscoperta di informazioni , spesso preziose, di personalità bresciane di rilievo nazionale e di lezioni di vita che possono consentire di evitare errori compiuti nel passato. .

 


REGOLAMENTO

Art. 1) FINALITA’.
Il Centro San Martino per la Storia dell’Agricoltura e l’Ambiente è privo di autonomia amministrativa nonché economica poiché in tali ambiti dipende dalla Fondazione Civiltà Bresciana con le seguenti finalità:
I) Il Centro di studi San Martino, d’intesa con gli Enti e i Soggetti Sostenitori, si propone di attivare iniziative rivolte allo studio e all’approfondimento di particolari aspetti e momenti significativi riguardanti la storia dell’agricoltura e dell’ambiente così da arricchire il patrimonio documentale esistente presso il Centro, nonché proporre la promozione e la valorizzazione culturale, turistica, commerciale dell’ambiente collaborando, con apposite convenzioni, con le istituzioni provinciali, regionali, nazionali ed internazionali interessate alla storia dell’agricoltura e del paesaggio.
Il Centro S. Martino allo scopo di inserire il processo di sviluppo locale nel più generale quadro dell’evoluzione agricola e ambientale italiana promuove la creazione e l’incremento di una biblioteca, emeroteca ed una mediateca specializzate a cui si accompagnano apposite pubblicazioni, convegni, giornate di studio, dibattiti mediante l’apporto di studiosi ed istituzioni.
II) Alla documentazione raccolta e prodotta potranno accedere tutti gli interessati i quali avranno a disposizione sia l’apposito locale biblioteca che le attrezzature offerte dalla Fondazione Civiltà Bresciana in rispetto delle norme vigenti presso la stessa.
Art. 2) ENTI E SOGGETTI SOSTENITORI.
I) Chiunque può diventare Sostenitore del Centro S Martino versando una quota annuale che consentirà di far parte dell’Assemblea dei sostenitori, unitamente alle agevolazioni di cui al successivo II): -per gli Enti, pubblici o privati, a partire da € 400,00.=; -per i soggetti privati a partire da € 25,00.=; -per le Associazioni no-profit a partire da € 100,00.=;
II) La qualità di Sostenitore del Centro ha come conseguenza il diritto: - ad essere informato, mediante invito scritto, degli eventi organizzati; - a parteciparvi e assistervi senza pagare per l’accesso; - l’accesso gratuito alla biblioteca del Centro Studi San Martino presso il Castello di Padernello.


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